Rivista Carhartt WIP, numero 08
La rivista, giunta alla sua ottava edizione, include una copertina abbellita dal nascente talento musicale Fousheé, che ha sfruttato la fama virale di TikTok in due avvincenti progetti di genere. Ci sono anche servizi sulle gemme architettoniche dimenticate d'Italia, riabilitazione degli infortuni per gli skater, la scultrice di Los Angeles Diana Yesenia Alvarado e l'impronta BlackMass Publishing di New York. Inoltre, la città è al centro di un ampio dossier, alla ricerca di dissidenti spaziali che ribaltano le nostre nozioni su ciò che può essere una metropoli moderna. Ciò si traduce in una serie di interviste tentacolari, che esplorano la città attraverso l'obiettivo di corrieri in bicicletta illegali, scrittori di graffiti di Tokyo, il duo curatoriale dietro Cruising Pavilion e il romanziere di Belfast Michael Magee, nonché saggi sull'appropriazione delle porte delle cantine da parte degli skater di New York e se il vivace centro artistico di Marfa, in Texas, possa mai essere scalato.
Berlino, nel frattempo, fa da sfondo a un film sullo skate di Steffen Grap, e l'HiTech di Motor City discute del loro suono unico, radicato nel genere spesso sottovalutato di Ghettotech. In vista del suo prossimo 35° anniversario, scaviamo negli archivi del REX Club di Parigi, mentre nella sonnolenta cittadina di Apt, Luberon, visitiamo un nome sinonimo di quell'iconico locale notturno, Laurent Garnier. Ci racconta come il suo amore per la cucina abbia contribuito a plasmare il suo ultimo album. La rivista contiene anche editoriali del fotografo britannico Matt Moran e di Rafa Castells di Barcellona.
