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FLAT SINCE 2005

fine clothes for authentic people... una breve intervista al fondatore di FLAT shop, Leonardo... di Andrea Bolloni

Spesso chi nasce in un negozio predispone una sensibilità speciale all'osservazione e alla curiosità, al linguaggio visivo e agli stimoli emozionali generati da quelli che, meramente, vengono chiamati vestiti.

Nel 2005, dopo anni a respirare l'atmosfera del negozio di famiglia e ad osservare le dinamiche di una realtà indipendente, nasce Flat. Scopriamo insieme aneddoti e curiosità di questa storia.

 

A: Ciao Leo, iniziamo dalle radici, come nasce Flat?

 

L: Flat nasce dall'ambizioso sogno di creare uno spazio vicino al nostro concetto di contenitore ideale.

Uno store di abbigliamento streetwear che trascenda il tradizionale concetto di negozio, un luogo dove condividere il lifestyle insieme alla generazione che a fine anni Novanta e inizio anni Duemila frequentava la scena musicale alternativa dei club. Gente che amava ed ama i marchi di abbigliamento oltre il semplice "item", appassionandosi alla storia e agli interpreti, andando ad identificarsi in tali brand. 

In ultimo c'è l'immancabile passione per la ricerca, per i dischi, per i locali e, ovviamente, per i vestiti, coltivata attraverso viaggi e momenti di condivisione.

 

A: Che ruolo ha la musica in questa storia?

 

L: La musica è una protagonista principale di questa storia, le contaminazioni e le ispirazioni sono molteplici: la nostra crew apprezza generi molto differenti tra di loro che trovano un punto d'incontro nell'essere alternativi. La matrice "dance music" per noi ha rigorosamente al suo interno sia coefficienti post punk che black e dub;  la musica "suonata", ugualmente, non ha limiti: l'interesse è principalmente orientato su un periodo che va dagli anni '50 agli anni '90, ma ovviamente non disdegniamo il contemporaneo, purché sia di qualità.

Inoltre, da cultori dell'estetica, non potevamo non esser colpiti dall'abbigliamento delle sottoculture relative ai periodi musicali sopra menzionati: skinheads, mods, teddy boys, punks, rude boys, sound boys, casuals, indie rockers, ogni movimento culturale ci ha trasmesso, con le dovute proporzioni, qualcosa e ne abbiamo fatto tesoro.

 

A: Quale altre correnti creative influenzano l'identità di Flat?

 

L: Oltre la musica c'è la passione per il design e la moda nord-europea. Come si può dedurre dal naming scelto "Flat" sottolinea il gusto minimalista di elementi semplici e lineari, tipico delle zone sopra citate.

In fine l'ineguagliabile stile dei giapponesi e in generale l'amore per l'avanguardia in ogni sua forma godono della nostra ammirazione e ogni giorno sono fonte di stimolo e voglia di spingersi oltre.

 

A: Life beyond the shop. Come si colloca Flat oltre le mura dello store?

 

L: Flat e la sua attitudine non si fermano allo shop, Flat influenza da anni i nostri viaggi, i nostri movimenti, le nostre idee.

Il nostro legame con il lifestyle quotidiano è forte e continuativo, siamo convinti che la ricerca può avvenire in ogni momento, in ogni contesto.

 

"Fine clothes for authentic people since 2005": con entusiasmo siamo qua, dopo qualche annetto, a proporvi idee smart e ricercate, con un'identità, una storia capace di coinvolgervi e farvi appassionare.

 

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